Marco ha diciotto anni appena compiuti. E li vive alla grande: "alla spettinata" come dice lui. E' straordinariamente bello, ricco, ironico, intelligente, un leader nato, amato dalle donne e dagli amici. La nota dolente è il rapporto con il mondo dei 'Geni' (Andrea e Luisa, i suoi genitori, ma anche gli adulti in genere), fatto di misteriosi, intangibili conflitti, di lontani delitti a lungo nascosti, di ferite inutilmente mascherate. Ma l'Esame di Maturità, reale e metaforico, crea un capovolgimento. Marco, via via, si sente attratto proprio dai segreti sepolti dell'universo degli adulti. Aiuta la madre a ritrovare se stessa e la sua serenità, il padre a riconquistare il coraggio della propria dignità. Si fa 'padre dei suoi genitori' per poi riprendere, insieme a loro, il ruolo di figlio. Usa il buonsenso, la giocosità comprensiva, la grazia e i primi disinganni della sua età. Impara il sentimento della pietà. E gli anni della passione giovanile si fanno struggenti come mai più nella vita.